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International Youth Diving Meet: Dresden – Matteo Santoro è ORO da 3 metri!

Pubblicato il Competitions, Diving, Gare, Giovanile, Nazionale Giovanile, Results, Risultati, Tuffi

Arriva la terza medaglia per la rappresentativa giovanile azzurra di tuffi, impegnata a Dresda per il tradizionale Youth Diving Meet: Matteo Santoro non delude le attese e ottiene la medaglia d’oro nella finale dal trampolino 3 metri, forte di una serie gara difficilissima che ha incluso anche il quadruplo e mezzo avanti! Altri quattro azzurri classificati nelle tre finali odierne.

Una sola italiana in gara nella prima finale odierna, quella B (Ragazze) dal trampolino 1 metro: Viola Bellato scala una posizione rispetto al mattino e conclude al decimo posto, con 271.65 punti. Per lei una prova decisamente migliore rispetto a quella dell’eliminatoria.

La lotta per l’oro è stata quantomai intensa, e ha visto Lila Gokiert portare la prima vittoria per il Canada con 325.50 punti, appena 75 centesimi di punto in più rispetto all’ucraina Kseniia Bochek, argento con 324.75 punti. Bronzo per la tedesca Zoé Schneider con 295.75 punti, che prevale sul gruppetto di cinque atlete in lotta per l’ultima posizione sul podio: dalla terza alla settima classificata ci sono appena 5 punti!

 

A seguire la finale maschile A (Juniores) dal trampolino 3 metri, gara che ha avuto due momenti “chiave”: l’errore al primo tuffo dell’ucraino Kyrylo Azarov, primatista del mattino, che ha sbagliato l’entrata del doppio e mezzo ritornato carpiato e il “rischio” calcolato di Matteo Santoro, che ha inserito il quadruplo e mezzo avanti nella sua serie di gara, portando a quattro le difficoltà – rischio che ha pagato alla grande, perché l’ha eseguito perfettamente, ottenendo oltre 93 punti e tenendo una media di 70 con gli altri tuffi ad alto coefficiente. La medaglia d’oro arriva con 572 punti, uno dei suoi migliori punteggi in carriera e con oltre trenta punti di vantaggio sull’ucraino Azarov, argento con 541.75 punti, con il britannico Oscar Willcox, bronzo con 540.75 punti.

Buona anche la gara di Valerio Mosca, che chiude al settimo posto ma superando “quota cinquecento”: per lui infatti 502.05 punti, perdipiù con l’inserimento di un tuffo nuovo ad alto coefficiente (il triplo e mezzo ritornato) che lo aiuterà nella costruzione di una serie competitiva anche a livello assoluto.

 

Sfiorano l’impresa ma si fermano a metà classifica, infine, le piattaformiste azzurre nella finale A (Juniores). Matilde Marzetti e Irene Pesce si classificano settima e nona rispettivamente, ma a una manciata di punti dalla medaglia d’argento dopo una gara tiratissima, che ha visto in corsa per due dei tre gradini del podio ben otto atlete!

Per Marzetti, che poteva contare sul miglior punteggio degli obbligatori, una prova positiva – in particolare sul doppio e mezzo ritornato e sull’uno e mezzo indietro con avvitamento – specie contando i coefficienti non particolarmente competitivi rispetto a quelli delle avversarie; il podio, distante appena quattro punti, sarebbe stato alla sua portata con una maggiore cura in una o due entrate: chiude a 343.55 punti.

Sono 338.05 i punti per Pesce, che ha eseguito molto bene il triplo e mezzo avanti carpiato e il doppio indietro con avvitamento dalla verticale, ma che è incappata in due errori sui tuffi a più alto coefficiente – il triplo e mezzo ritornato abbondante, il doppio e mezzo indietro con avvitamento leggermente scarso; se ne avesse commesso soltanto uno il podio sarebbe stato senz’altro suo.

Podio tutto a trazione Commonwealth: oro per la britannica Hannah Newbrook con 362.05 punti, argento per la canadese Mathilde Laberge con 347.45 punti, bronzo per l’australiana Hannah Smith con 346.50 punti.

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