Red Bull World Series 2023: Mostar – in Bosnia trionfo per Molly Carlson e Carlos Gimeno

Si dovrà aspettare fino all’ultima gara per riuscire a decretare i campioni 2023 delle Red Bull Cliff Diving World Series: dopo dodici vittorie consecutive di tappa, Rhiannan Iffland viene sconfitta di misura da Molly Carlson che tiene vive le ultime speranze di conquistare il trofeo King Kahehili femminile, mentre nella gara maschile arriva la prima vittoria in carriera di Carlos Gimeno (praticamente già certo di un “posto fisso” nel cast 2024), che rimanda in Nuova Zelanda a metà novembre la sfida finale tra Aidan Heslop (terzo) e Constantin Popovici (quinto).

Quantomai emozionanti entrambe le gare, con quella femminile che sembrava essersi avviata verso la conclusione prima del round di finale – Iffland era in vantaggio di 10 punti – ma che la canadese ha abilmente ribaltato con uno dei suoi migliori tuffi in carriera! Sono arrivati infatti due 10 e due 9.5 sul suo quadruplo avanti con barani, che è valso così ben 127.60 punti – troppi anche per la Iffland, sconfitta per la seconda volta nell’ennesimo testa a testa (ben quattordici) degli ultimi due anni, proprio nel giorno del suo compleanno. La Carlson chiude a quota 378.60 punti, la Iffland a 361.50 punti, mentre il podio è completato dall’americana Ellie Smart, a sua volta autrice di un’ottima gara, con 322.60 punti.

Carlos Gimeno si è assicurato invece la vetta della classifica già al terzo tuffo, quando ha piazzato una zampata da 151.20 punti che gli ha permesso di affrontare per ultimo la rotazione di finale. Ciò non vuol dire che abbia avuto vita facile: anche senza un Constantin Popovici inaspettatamente sottotono, che ha perso una trentina di preziosissimi punti nei round obbligatori, non sono mancati i tuffi spettacolari – tant’è vero che Aidan Heslop si è portato a casa ancora una volta i 10 punti di bonus per il miglior tuffo della gara, con 151.90 punti sul suo difficilissimo quadruplo avanti con tre avvitamenti e mezzo. Gimeno si è difeso quanto basta, blindando la vittoria con il suo ultimo tuffo (135.15 il suo round conclusivo) e chiudendo a 439.75 punti, contro i 431.65 di Catalin preda e i 427.85 di Heslop.

Tutto rinviato alla finale di Auckland (18 e 19 novembre) per l’assegnazione del titolo. I punti di vantaggio di Rhiannan Iffland su Molly Carlson scendono a 110, il che significa che l’australiana dovrà classificarsi almeno quarta per essere certa di vincere ancora una volta le World Series; entrambe sono già certe di un posto nel 2024, come probabilmente il quartetto in lotta per il podio – l’altra australiana Xantheia Pennisi, le americane Ellie Smart e Meili Carpenter, e la tedesca Iris Schmidbauer. Restano altri due posti: la Macaulay ha già detto che si ritirerà dalle World Series il prossimo anno e non parteciperà più a gare dalle grandi altezze a tempo pieno, e quindi la speranza è che la nostra Elisa Cosetti, in quanto decima in classifica provvisoria, sia invitata ad Auckland per provare a conquistarsi sul campo un posto tra le migliori al mondo. Le altre aspiranti sono la veterana di origine bielorussa Yana Nestsiarava, la colombiana Maria Paula Quintero e la promessa canadese Simone Leathed, i posti in palio soltanto due.

Sono 113 i punti di distacco tra Constantin Popovici e Aidan Heslop, e viste le potenzialità del britannico sui tuffi ad altissimo coefficiente il risultato finale non è affatto scontato: per il romeno, già lanciatissimo lo scorso anno e fermato solo da un infortunio, e con al collo l’oro mondiale di Fukuoka, sarebbe una vera beffa finale. Già praticamente certi di essere nel cast fisso 2024 anche Carlos Gimeno (attualmente terzo e al massimo quarto dopo Auckland), autore di una grande stagione, e l’altro romeno Catalin Preda. Il ritiro di Hunt (che gareggerà alle Olimpiadi di casa per la sua ultima stagione in carrera) sarebbe “compensato” dal rientro di Alessandro De Rose, se riuscirà ad optare per la clausola di salvaguardia di cui hanno usufruito altri atleti negli anni scorsi, lasciando altri tre posti per i permanent diver del prossimo anno: due dovrebbero essere di Nikita Fedotov e Oleksiy Prygorov, ma la lotta è ancora abbastanza aperta!