Nicola Marconi
Pronostici più che rispettati nella prima delle due finali dalle grandi altezze ai Campionati Mondiali di Fukuoka: l’australiana Rhiannan Iffland si conferma imprendibile per chiunque altra nelle sue condizioni ideali e, dopo aver vinto a Budapest e a Gwangju, si conferma anche in questa edizione vincendo la terza medaglia d’oro mondiale consecutiva. Il Canada piazza le proprie atlete nella sua scia, con l’argento a Molly Carlson e il bronzo a Jessica Macaulay, mentre Elisa Cosetti con i due round conclusivi rimonta fino al nono posto finale.
Per Elisa un ottimo doppio indietro con doppio avvitamento che è stato il quarto tuffo migliore della rotazione (76.50 punti) e che le ha permesso di scalare subito le posizioni fino alla nona; sul tuffo libero ha difeso la posizione, facendo molto meglio delle dirette inseguitrici con il suo triplo avanti con mezzo avvitamento (74.80 punti, nonostante il coefficiente più basso di molte avversarie) e restando fuori portata di atlete più forti di lei, ma che hanno sbagliato di più nei round precedenti. Come detto per lei il nono posto con 258.50 punti e la soddisfazione di battere la campionessa europea Schmidbauer.
Elisa resterà in Giappone ancora qualche giorno, dato che la Red Bull l’ha invitata a partecipare alla prossima tappa delle Cliff Diving World Series che si terranno nei pressi della gola di Takachiho, un santuario naturale della nazione giapponese. Domani gareggeranno gli uomini da 27 metri con gli ultimi due round di gara.
Rhiannan ffland ha blindato la vittoria finale già con il tuffo obbligatorio intermedio, con cui ha ottenuto dai 10 ai 15 punti più di tutte le avversarie, accumulando un vantaggio per il tuffo finale che a meno di errori davvero grossolani – che lei storicamente non ha mai commesso – le avrebbe assicurato una storica terza conferma iridata. Per l’australiana 357.40 punti, contro i 322.80 di Molly Carlson e i 320.95 di Jessica Macaulay: beffata la terza canadese, l’esordiente Simone Leathed, che era seconda ieri ed era terza prima dell’ultimo tuffo, ma che ha dovuto cedere il posto sul podio alle sue connazionali, più esperte e abituate a questo tipo di pressione. Sentiremo ancora parlare di lei, questo è sicuro!
Ecco la classifica dopo il terzo round:
Ed ecco quella finale, dopo l’ultimo libero:
