Nicola Marconi
La penultima giornata di Campionati Europei ad Antalya ha visto un turno preliminare più che soddisfacente per l’Italtuffi: Chiara Pellacani ed Elisa Pizzini centrano la finale dal trampolino 3 metri con altrettante ottime prestazioni, chiudendo al secondo e al terzo posto dell’eliminatoria, in scia della svizzera Heimberg.
A partire dalle 14.30 le finali di oggi: quella sincronizzata dalla piattaforma con la coppia Giovannini-Conte precederà la finale femminile da 3 metri.
Ottima prestazione della Pellacani in quella che è dichiaratamente la sua specialità preferita: dopo un inizio “diesel” sul doppio e mezzo indietro carpiato ha eseguito subito due tuffi di alto livello in zona 70 punti, il doppio e mezzo avanti con un avvitamento e il triplo e mezzo avanti carpiato, per blindare la sua posizione in finale e far sentire il “fiato sul collo” sulla primatista Michelle Heimberg. Il distacco dalla svizzera, proprio come successo da 1 metro, è ridottissimo: 311.15 per Heimberg, 309.75 per l’azzurra, che si piazza al secondo posto.
È invece terza Elisa Pizzini, a sua volta autrice di una prestazione più che buona: ha mantenuto quella posizione praticamente per tutta la gara, restando in scia della compagna di squadra, con una prova molto regolare, “sporcata” solo dal doppio e mezzo rovesciato carpiato conclusivo, un po’ impreciso: niente di grave, dato che le due azzurre sono state molto superiori alla media di questa eliminatoria, al punto che erano già qualificate ancora prima di eseguire l’ultimo tuffo! Per Pizzini 296.20 punti.
Alle spalle di Pizzini ci sono la tedesca Lena Hentschel e la britannica Amy Rollinson, nonché, più distaccata, l’armena (ex russa) Aleksandra Bibikina. Le altre qualificate sono le due ucraine Kseniia Bochek e Diana Karnafel, le due polacche Kaja Skrzek e Aleksandra Blazowska, la tedesca Jette Mueller e, un po’ a sorpresa, la norvegese Caroline Kupka, che ha approfittato della giornata no delle svedesi Janmyr e Widerstroem e della campionessa in carica, Desharne Bent-Ashmeil, per conquistare l’ultimo posto utile in finale.
