I campioni del mondo si confermano anche in Nuova Zelanda: nella finale della stagione 2023 di Auckland, rimandata a oggi dopo un problema tecnico che ne ha impedito lo svolgimento a fine ottobre, Constantin Popovici e Rhiannan Iffland si aggiudicano tappa e World Series, diventando i nuovi detentori del King Kahehili Trophy. Per Popovici è il primo titolo in carriera, per Iffland il settimo, un record assoluto che la consacra come migliore cliff diver femminile di sempre. (Foto Romina Amato – Red Bull)
Gara femminile senza storia, con Rhiannan Iffland autrice di due dei tre migliori tuffi di giornata e pressoché imprendibile per qualità e potenza: l’impresa di Molly Carlson, già molto difficile, era diventata impossibile già con il primo obbligatorio, sul quale ha perso molti punti rivelatisi impossibili da recuperare anche solo per il podio. Dietro la Iffland, largamente prima con 365 punti netti, si piazzano la connazionale Xantheia Pennisi con 337.10 punti e l’altra canadese Jessica Macaulay con 331 punti, che chiude così con un podio la sua carriera in World Series.
Gara quantomai equilibrata in campo maschile, con ben sei atleti in lotta per il podio e ben tre atleti con tuffi pari o sopra i 140 punti! Il più costante è stato anche quello che si è aggiudicato la gara: Constantin Popovici, pur non brillante nel primo obbligatorio di sabato, ha fatto il vuoto con i due liberi, ottenendo 136.30 e 129.00 punti e aggiundicandosi sul filo di lana la vittoria e vanificando gli sforzi avversari. 413.90 i punti per il campione del mondo in carica, e soltanto due di vantaggio sul connazionale Catalin Preda (411.65), che avrebbe vinto se avesse ottenuto mezzo voto in più soltanto sull’ultimo tuffo, e poco meno di dieci su Carlos Gimeno, che con 404.15 punti agguanta il terzo posto e una pressoché certa conferma come permanent diver nel 2024.
Il titolo di Popovici sarebbe comunque arrivato comunque, vista la prestazione un po’ sottotono dell’unico avversario rimasto per il King Kahehili Trophy: Aidan Heslop si è classificato soltanto quarto, non riuscendo a sfruttare al meglio i suoi alti coefficienti di difficoltà. Per provare a ribaltare la situazione avrebbe dovuto vincere e sperare in una prestazione molto peggiore di Popovici, cui bastava un quarto posto. Saluto definitivo per il supercampionissimo Gary Hunt, che non si è praticamente mai allenato dalle grandi altezze negli ultimi mesi per via della sua preparazione alla gara olimpica “in casa” nel sincro piattaforma da 10 metri: l’ultima gara ufficiale in World Series gli vale l’undicesimo posto.
La classifica finale vede i due campioni del mondo in carica dominare nettamente il ranking, dall’alto della maggioranza delle vittorie ottenute in stagione. In attesa della comunicazione ufficiale Red Bull per la nuova stagione, possiamo certamente fare qualche pronostico: tra le permanent diver 2024, troveremo quasi certamente Iffland, Carlson, Pennisi, le due americane Ellie Smart e Meili Carpenter e la campionessa europea in carica Iris Schmidbauer. Gli altri due posti saranno assegnati tra Yana Nestsiarava, Maria Paula Quintero e Simone Leathed, con qualche piccolissima speranza anche per la nostra Elisa Cosetti, undicesima nel ranking Red Bull ma nona in Coppa del Mondo (di cui gli organizzatori tengono comunque conto).
Per gli uomini, pressoché certo il ritorno dei due romeni Popovici e Preda, del britannico Heslop, dell’ucraino Oleksiy Prygorov, nonché il nuovo ingresso di Gimeno. Sub judice il ritorno di Alessandro de Rose, che potrebbe usufruire della clausola anti-infortuni sfruttata da altri atleti in passato, con gli ultimi due posti che dovrebbero andare a Nikita Fedotov e James Lichtsteiner. Se de Rose non dovesse o potesse tornare stabilmente nel cast fisso, ci sarebbe spazio per un altro ritorno eccellente, come Jonathan Paredes o David Colturi.
Per gli altri azzurri ci sarà da aspettare: Baraldi è 17° con 12 punti, mentre Barnaba non ha preso parte alla tappa di Polignano 2023.