La finale femminile dal trampolino 3 metri ai Campionati Mondiali di Fukuoka 2023 è stata una gara mediamente di alto livello, con il buon risultato finale di Chiara Pellacani che chiude al quinto posto finale, suo miglior piazzamento storico. Dodicesima Elena Bertocchi, appagata dall’arrivo in finale e dalla conseguente carta olimpica. Con la semifinale maschile dalla piattaforma assegnati gli ultimi dodici pass per Parigi 2024.
Per Chiara Pellacani una prova positiva e senza errori, sebbene per sua stessa ammissione non sia arrivata al meglio a questo appuntamento mondiale e abbia accusato la stanchezza: le è mancata la forza per provare a inseguire una medaglia che comunque quest’oggi sarebbe stata molto difficile, ma con pazienza ha superato turno dopo turno diverse avversarie, fino al quinto posto conclusivo con 308.15 punti, a circa 24 punti dal podio. Per lei ci sarà ancora la quinta finale (e la nona gara!) domani, quella del sincro misto 3 metri con Matteo Santoro.
Chiude al dodicesimo posto invece Elena Bertocchi, la stessa posizione della gara dal metro: considerato che il suo obiettivo era il pass olimpico e che lo ha ottenuto sia in individuale che in sincro, il suo Mondiale è ampiamente positivo, e ha condotto tutto sommato una buona gara se si esclude l’errore nel triplo e mezzo avanti. Per lei 269.65 punti.
Doppietta cinese con Chen Yiwen che si conferma oro mondiale con 359.50 punti e Chang Yani, inaspettatamente un po’ in difficoltà, argento con 341.50 punti; sia Pamela Ware che Maddison Keeney le hanno dato filo da torcere, arrendendosi solo nel finale, con la canadese che ha battuto l’australiana per il bronzo con 332 punti netti.
Prima della finale si è disputata la semifinale maschile dalla piattaforma, purtroppo senza atleti italiani, dopo la prematura eliminazione al primo turno di Riccardo Giovannini e Andreas Sargent Larsen.
Doppio pass olimpico per Cina (Lian Junjie, primo, e Yang Hao, terzo) e Gran Bretagna (Kyle Kothari e Noah Williams, quinto e sesto); una carta olimpica a testa per l’Australia di Cassiel Rousseau (secondo), il Messico di Randall Willars Valdez (quarto), il Giappone di Rikuto Tamai (settimo), la Corea del Sud di Kim Yeongtaek (ottavo), il Canada di Nathan Zsombor-Murray (nono), la Malaysia di Bertrand Lises (decimo), il Brasile di Isaac Souza Filho (undicesimo) e l’Ucraina di Oleksii Sereda (dodicesimo), ancora in grande difficoltà sul rovesciato (non più il triplo e mezzo, bensì il doppio e mezzo) come da un mese a questa parte e qualificatosi per il rotto della cuffia.