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Olimpiadi Tokyo 2020 – Quan Hongchan scrive la storia!

Pubblicato il Competitions, Diving, Gare, Olimpiadi, Results, Risultati, Road to Tokyo 2020, Tuffi

Finale spettacolare dalla piattaforma femminile quella del terzultimo giorno di gare per i Giochi Olimpici di Tokyo 2020, grazie alle tuffatrici di vertice espressesi ad alti livelli ma soprattutto grazie a quella che gli stessi cinesi avevano definito la dark horse, la figura misteriosa della loro nazionale, l’unica atleta che non solo non aveva mai vinto un oro mondiale od olimpico, ma che non era neppure mai stata schierata in campo internazionale. Quan Hongchan ha scritto una pagina di storia dei tuffi con una gara pressoché perfetta, stracciando il record di Chen Ruolin del 2012 (con il sistema di punteggio attuale) e conquistando a 14 anni l’oro olimpico, come la grande Fu Mingxia a Barcellona 1992.

Una gara che, per quanto riguarda l’oro, non ha mai avuto storia: solo il primo tuffo della Quan si è assestato sotto la quota di 93 punti, tutti i tuffi premiati con almeno un 10, ben due tuffi (il triplo e mezzo ritornato e il doppio e mezzo indietro con avvitamento dalla verticale) da “perfect tens” ovvero con tutti dieci, più l’ultimo, il doppio e mezzo indietro con avvitamento, con tre 10 validi! Una serie gara che mai è stata vista eseguire in campo internazionale con tanta eleganza e con una tecnica così sopraffina, perfino per gli standard cinesi: 466.20 è un punteggio mostruoso, che lascia la campionessa mondiale in carica Chen Yuxi a quaranta punti di distacco, e la medaglia di bronzo a quasi 95!

Bronzo che è andato alla veterana Melissa Wu, finalmente a podio dopo tre prestazioni di alto livello nelle tre precedenti partecipazioni (un quarto, un quinto e un sesto posto) e che ha saputo ben gestire non solo le proprie energie fisiche, ma anche quelle mentali: non ancora pronta la messicana Gabriela Agundez, classe 2000, e non lucida come nei due turni precedenti l’americana Delaney Schnell, rispettivamente quarta e quinta. La Wu ha portato a casa la “gara della vita” e può salutare serenamente la sua carriera con un risultato prestigioso.

Alle World Series sono qualificate anche l’altra messicana Alejandra Orozco, la britannica Andrea Spendolini Sirieix e la tedesca Elena Wassen, mentre delude grandemente la campionessa malese Pandelela Rinong Pamg, oggi non all’altezza della sua straordinaria carriera che, come la Wu, terminava quest’oggi.

 

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