Ultima giornata di gare ai ventesimi Giochi del Commonwealth con le due gare “regine” che tradizionalmente chiudono le grandi competizioni di tuffi, i 3 metri femminili e la piattaforma maschile.
L’oro dal trampolino sembrava, come da pronostico e da eliminatoria, un affare a due tra l’emergente Maddison Keeney e la canadese Jennifer Abel, che infatti hanno chiuso oltre 336 punti e a pochi centesimi l’una dall’altra. In gara invece è stata tutta un’altra storia: la Keeney si è chiamata fuori dalla lotta per l’oro alla terza rotazione, con l’apertura del ritornato completamente sbagliata, e addirittura è finita fuori dal podio; la Abel invece ha subito l’arrembaggio dell’altra australiana Esther Qin (foto Q. Rooney) , e come spesso le accade sotto pressione anziché tirare fuori il meglio di sé forza troppo ed esagera ad attingere dalla sua forza esplosiva. Il punteggio di Qin è di assoluto rispetto – oltre 347 punti, degno di una World Series o di una finale mondiale – e la propone come ulteriore protagonista per la competizione iridata di Kazan nel 2015. Tra la Abel e la Keeney si inserisce il bronzo dell’inglese Starling, con tuffi buoni ma non irresistibili per le nostre azzurre, mentre deludono sia le altre britanniche che l’altra canadese Ware.
La piattaforma maschile si è invece aperta con la brutta partenza di Matthew Mitcham, che era stato grande protagonista nelle altre giornate di gare (un oro e due argenti per lui) e secondo in eliminatoria dietro Tom Daley. Col triplo e mezzo avanti e il tuffo dalla verticale fermatisi entrambi intorno o poco sotto al sei, Mitcham ha dovuto inseguire per il resto della gara il gruppo di testa, scalando la classifica con uno splendido triplo e mezzo rovesciato. La sua rimonta si è però arrestata al quarto posto, a una decina di punti dal canadese Riendeau (bronzo) e a poco più di 13 dal malese Tze Liang, argento. In una gara praticamente senza avversari, per Daley è stato anche troppo facile conquistare la medaglia d’oro.