La quarta giornata di gare di tuffi valide per le Universiadi Rhine-Ruhr 2025 non è delle più felici per la nazionale universitaria italiana: Elettra Neroni e Matilde Borello in giornata “no” non superano l’eliminatoria dal trampolino 3 metri, Francesco Casalini e Julian Verzotto chiudono la loro gara sincronizzata al settimo posto. Domani mattina in gara il solo Stefano Belotti nell’eliminatoria da 1 metro.
Questa mattina si è disputata l’eliminatoria femminile dal trampolino con 25 partecipanti. Giornata negativa per Elettra Neroni, incappata subito in un netto errore sul doppio e mezzo indietro carpiato, che aveva in parte recuperato eseguendo un doppio e mezzo indietro rovesciato carpiato – tuffo che le ha causato diverse difficoltà in passato – più che buono. Tuttavia la sua possibilità di rimonta si è fermata lì, con un doppio errore su doppio e mezzo avanti con avvitamento e triplo e mezzo avanti carpiato, impossibile da colmare. Per la romana 191.05 punti e il diciannovesimo posto, che diventa diciassettesimo per via della presenza di tre atlete per la Cina e gli Stati Uniti (la terza atleta per nazione viene automaticamente eliminata).
Purtroppo ancora più negativa la prova di Matilde Borello, andata in tilt già dopo il doppio e mezzo ritornato carpiato di apertura che, per giunta, è stato il suo miglior tuffo (42 punti). Da lì non è riuscita a eseguire in modo corretto nessuno dei tuffi successivi, perdendo sempre più sia il contatto con la zona qualificazione, sia la speranza di poter in qualche modo recuperare. Con 160 punti netti si colloca purtroppo al ventitreesimo posto, che diventa ventunesimo per il gioco delle nazionali di cui sopra.
In finale non ci sarà quindi nessuna delle due azzurre, che avranno bisogno di resettare e dimenticare completamente la gara di oggi, dato che tra due giorni le attende ancora l’ultima gara, l’eliminatoria da 1 metro. Un peccato, perché il punteggio richiesto non era insormontabile e la qualificazione era ampiamente alla loro portata.
Rivedremo invece domani pomeriggio le due tuffatrici cinesi Qu Zhinix e Wang Weiying, primatiste quest’oggi, le due tedesche Lena Hentschel e Jette Mueller, la giapponese Morioka Sakura, la sudcoreana Oh Sooyeon, le americane Katerina Hoffman e Avery Giese, l’ungherese Patricia Kun, la fiamminga Oona Liisa Abbema, la sudafricana Bayley Heydra e l’australiana Kiarra Milligan. In ogni caso, salvo sorprese, il podio sembra un affare riservato tra cinesi e tedesche.
A seguire la finale sincronizzata dalla piattaforma, con sette coppie di atleti in gara. Discreto inizio per Francesco Casalini e Julian Verzotto, che eseguono due obbligatori di buona fattura, perdendo però diverse posizioni nel corso dei liberi: non tanto per errori, dato che sia il triplo e mezzo ritornato, sia il triplo e mezzo avanti carpiato sono ben sopra la sufficienza, ma per la qualità delle altre squadre, sia quelle in lotta per le medaglie, sia quelle con coefficienti più o meno simili a quelli dei due azzurri.
Il settimo posto in classifica è diventato certezza dopo il tuffo più difficile del loro programma, il triplo e mezzo indietro: Casalini è entrato leggermente scarso, mentre Verzotto ha commesso un errore più grave, aprendo troppo tardi e portando la rotazione a essere nettamente abbondante. La diversità nell’esecuzione è un errore che viene molto penalizzato, e i punti persi sul tuffo – almeno una ventina – sono costati carissimi.
Termina così la trasferta dei due piattaformisti azzurri, che non hanno altre gare in programma nei prossimi giorni, con il settimo posto e 352.56 punti.
Netta vittoria per i medagliati di ieri, Zheng Junzhi e Mo Yonghua, che portano l’oro alla Cina con 437.31 punti; l’argento va alla Germania di Jaden Eikermann e Luis Avila Sanchez con 400.74 punti, mentre l’intensa corsa a tre per il bronzo (tre coppie in 81 centesimi) vede prevalere la Corea del Sud: Kim Yeongtaek e Kim Jiwook salgono sul podio con 377.64 punti.