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Red Bull Cliff Diving World Series: Italia – trionfano Iffland e Gimeno, ottimo quarto posto per Cosetti e Barnaba

Pubblicato il Cliff Diving, Competitions, Diving, Gare, Grandi Altezze, High Diving, Results, Risultati, Tuffi, World Series

A Polignano a Mare, teatro del secondo appuntamento delle Red Bull Cliff Diving World Series 2025, la due giorni di tuffi estremi si è conclusa con le vittorie dell’australiana Rhiannan Iffland tra le donne e dello spagnolo Carlos Gimeno tra gli uomini. Un’edizione condizionata dal forte vento e dalle acque agitate dell’Adriatico, che però non ha fermato lo spettacolo e ha registrato anche le ottime prestazioni degli atleti italiani, Elisa Cosetti e Andrea Barnaba, entrambi quarti ma vicinissimi al podio. (Foto Romina Amato / Red Bull Content Pool)

Le condizioni meteorologiche quest’anno sono state particolarmente impegnative, con il vento che ha condizionato non poco la gara e con diversi ritiri sia prima delle gare (Molly Carlson, scivolata da 21 metri nel corso di un tuffo di riscaldamento e salva solo per un mix di abilità e fortuna), sia durante (Archie Biggins e Sergio Guzman hanno preferito non partecipare alle gare di domenica, Yolotl Martinez è entrato molto male in acqua con l’ultimo tuffo ed è stato necessario l’ausilio del team di soccorso).

Nella gara femminile, fin dal primo round la supercampionessa Rhiannan Iffland ha imposto il proprio dominio con una serie di tuffi tecnicamente impeccabili, mantenendo la vetta della classifica in tutte le fasi della gara. Il suo ultimo tuffo, un triplo ritornato raggruppato con barani, ha confermato la leadership con un punteggio finale di 341.60 punti, regalando all’australiana la nona vittoria consecutiva a Polignano (e la decima complessiva), con un ruolino strepitoso: 43 vittorie in carriera in World Series e 51 podi complessivi.

Con l’assenza di Carlson, il ruolo di inseguitrice principale è caduto sulle spalle dell’altra canadese Simone Leathead che ha ben figurato, restando in scia dell’australiana per tutta la gara e anzi facendo quanto e meglio di lei in tutti i tuffi a esclusione del primo, su cui ha accusato un distacco non recuperabile. Con 333 punti netti conquista comunque l’argento, mentre il bronzo va, a sorpresa, alla wildcard Lisa Faulkner: la trentasettenne americana, all’esordio in World Series, esegue il tuffo con il miglior punteggio dell’intera gara (un doppio e mezzo indietro dalla verticale con due avvitamenti da 105.60 punti) e con 299.85 punti “soffia” il bronzo alla nostra Elisa Cosetti.

Straordinaria anche la prova dell’azzurra, calorosamente sostenuta dal pubblico di casa: si è mantenuta stabilmente nelle prime tre posizioni nelle fasi iniziali, grazie a degli ottimi obbligatori, ma non è riuscita a tenere il vantaggio con i liberi a causa della forte concorrenza internazionale e si è assestata al quarto posto finale con 289.95 punti, a soli dieci punti dal podio.

“Legno” anche per l’altro azzurro in gara, Andrea Barnaba, che ha entusiasmato il pubblico di Polignano tenendo una condotta di gara praticamente opposta a quella di Elisa: voti non altissimi sugli obbligatori, che lo hanno costretto a un ruolo da inseguitore nella giornata di domenica, ma ottimi liberi. Prima un triplo ritornato con barani con tre 8.5 e 96.90 punti, poi il difficile triplo indietro con tre avvitamenti conclusivo che è stato il tuffo con le migliori votazioni della gara: tutti 9 e 126.90 punti!

Non sono bastati per il podio ma né il bronzo né l’argento erano lontanissimi, e con 347.80 punti ha potuto attendere fino alla fine prima di veder sfumare all’ultimo il sogno di un secondo podio in carriera in World Series.

La battaglia in campo maschile è stata davvero serratissima fino all’ultimo tuffo. Dopo il dominio iniziale del rumeno Catalin Preda e il ritorno del fuoriclasse francese Gary Hunt, è stato Carlos Gimeno a strappare la vittoria con una prestazione spettacolare: lo spagnolo ha ottenuto i migliori punteggi in tutti i round a esclusione del primo, e ha concluso con grande sicurezza eseguendo un difficilissimo triplo indietro con quattro avvitamenti, uno in più di Andrea, ottenendo 137.70 punti e aggiudicandosi l’oro con un totale di 403.45 punti, un punteggio largamente sufficiente per superare Hunt (secondo con 365.30) e il messicano Jonathan Paredes (terzo con 365.05).

 

In classifica generale registriamo i progressi di Barnaba (da ultimo a sesto) e Cosetti (da terzultima a quinta): il dominio di Iffland è già notevole e con la giusta combinazione di risultati potrebbe tornare a laurearsi campionessa già a inizio settembre a Mostar; starà alle dirette inseguitrici, che sono Leathead, l’americana Kaylea Arnett e l’ucraina Nelli Chukanivska, provare a bloccarla, magari vincendo in Bosnia.

Più aperta la classifica maschile con quattro contendenti alla vittoria finale, ma la combinazione tra la vittoria nelle Filippine e il secondo posto in Italia favorisce al momento Gary Hunt: vedremo se la pausa “olimpica” avrà ispirato il quarantenne francese. Di certo quest’edizione è favorevole ai veterani: in lizza per il King Kahehili Trophy ci sono Paredes, Gimeno e il romeno Constantin Popovici, tutti atleti più che ultratrentenni e di grande esperienza.

CLASSIFICA FEMMINILE CLASSIFICA MASCHILE
Rhiannan Iffland (AUS) – 41

Simone Leathead (CAN) – 24

Kaylea Arnett (USA) – 23

Nelli Chukanivska (UKR) – 21

Lisa Faulkner (USA) – 13

Meili Carpenter (USA) – 13

Elisa Cosetti (ITA) – 13

Molly Carlson (CAN) – 9

Ginni Van Katwijk (NED) – 8

Morgane Herculano (SUI) – 5

Xantheia Pennisi (AUS) – 5

Iris Schmidbauer (GER) – 4

Maria Paula Quintero (COL) – 4

Madeleine Bayon (FRA) – 2

Eleanor Smart (USA) – 1

Gary Hunt (FRA) – 36

Jonathan Paredes (MEX) – 29

Carlos Gimeno (ESP) – 28

Constantin Popovici (ROU) – 22

Oleksiy Prygorov (UKR) – 17

Andrea Barnaba (ITA) – 12

Nikita Fedotov (ARM) – 10

Yolotl Martinez (MEX) – 10

Catalin Preda (ROU) – 8

James Lichtenstein (USA) – 8

Miguel Garcia (COL) – 5

Braden Rumpit (AUS) – 4

Sergio Guzman (MEX) – 2

Archie Biggin (GBR) – 1

 

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