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Olimpiadi 2016: Rio – A Ren Qian la vittoria, ma Meg Benfeito e Rosie Filion fanno l'impresa!

Pubblicato il Competitions, Diving, Gare, Olimpiadi, Results, Risultati, Tuffi


Una gran bella gara la finale femminile dalla piattaforma alle Olimpiadi di Rio! Se le prime due posizioni erano praticamente “blindate” dalle atlete cinesi, il terzo posto era alla portata di più di un’atleta: a partire dalla “sorpresa” di oggi pomeriggio Jessica Parratto (U.S.A.), alle più blasonate Mellissa Wu (Australia), Paola Espinosa (Messico), Pandelela Pamg (Malesia), Meaghan Benfeito e Roseline Filion (Canada), sei atlete in lotta per realizzare il sogno di una vita.

Fin da subito le canadesi Benfeito e Filion sono partite con il piede giusto, con la Benfeito addirittura in cima alla classifica dopo il primo tuffo; poi le cinesi hanno ripreso la leadership, con la Ren che ha inanellato una serie di tuffi al limite della perfezione.

Mentre la Parratto e la Pamg hanno commesso qualche imprecisione di troppo,  Melissa Wu e Paola Espinosa hanno risposto colpo su colpo e la tensione era alle stelle; al quarto salto la Filion ha ceduto e ha sbagliato il triplo indietro dalla verticale: per lei però un grande applauso, saltare così bene quando ha rischiato di non essere a Rio – a dicembre si era rotta un piede – non è da tutti!

Il bronzo, l’unica medaglia a portata, si è decisa all’ultimo tuffo: la Espinosa ha saltato bene, ma non abbastanza da poter raggiungere il podio, poi è toccato alla Benfeito e il nervosismo per il triplo e mezzo ritornato era palpabile: ha eseguito un buon tuffo, ma non eccezionale, lasciando alla Wu la possibilità di passarla!

Ma l’australiana non ha sfruttato l’occasione, mancando l’entrata del doppio indietro con l’avvitamento. E così la canadese si è guadagnata la sua medaglia, un bronzo dorato dopo tanti quarti posti dei precedenti Mondiali e Coppa del Mondo.

Ren Qian e Si Yajie hanno chiuso con due bellissimi tuffi, vincendo di misura la medaglia d’oro e quella d’argento, ma la vera impresa l’hanno fatta le due piccole canadesi, che non hanno mai smesso di crederci.

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