La finale dalla piattaforma ai Campionati Mondiali di Kazan è stata un susseguirsi di sorprese, purtroppo non tutte positive.
La nostra Noemi Batki, con il polso dolorante e dopo il “tour de force” di ieri che le ha fruttato il nono posto nel team event con Michele Benedetti, la qualificazione in finale e sopratutto il pass Olimpico, oggi avrebbe potuto raggiungere un altro bel piazzamento, ma la stanchezza deve aver preso il sopravvento, perchè l’azzurra purtroppo non ha saltato come suo solito.
Un’occasione d’oro quella di questo pomeriggio: anche le sue avversarie infatti sono apparse poco lucide e hanno commesso errori più o meno gravi; quasi tutte le altre atlete hanno patito: Laura Marino – Francia – partita bene con il primo tuffo, ha poi subito sbagliato il triplo e mezzo avanti; Meaghan Benfeito – Canada – dopo due bei tuffi ha commesso un errore grave nel triplo indietro dalla verticale totalizzando appena 39 punti.
Anche l’ucraina Yulia Prokopchuck, la rivale numero 1 della Batki in Europa, ha esordito con un disastroso triplo e mezzo avanti da 46 punti, per continuare poi con una gara altalenante.
Anche Noemi è stata “vittima” di questo trend: 57 punti col triplo e mezzo avanti, 46 con l’avvitamento indietro, 41 con l’avvitamento dalla verticale, 51 con il triplo e mezzo ritornato e 58 con il doppio e mezzo rovesciato. Non si è visto neanche uno di quei bei tuffi cui ci ha abituato, a tutti mancava qualcosa e così la Batki è rimasta nelle retrovie della classifica, dodicesima.
Sicuramente chiuderà felice questo Mondiale, con due belle gare in coppia con Benedetti e Verzotto e sopratutto con la qualifica per Rio in tasca, con il piccolo rammarico di essere arrivata stanca, molto comprensibilmente, alla finale individuale.
A lottare per le medaglie sono state, oltre ovviamente alle cinesi Si Yajie e Ren Qian, la statunitense Amy Cozad, l’australiana Melissa Wu, la malese Pandelela Pamg e la nordcoreana Kim Kuk Hyang autrice di un triplo e mezzo ritornato da urlo, e di un avvitamento indietro da ben 91 punti!!
Ed a sorpresa è stata proprio la Kim a trionfare, così come già era salita sul podio nella gara di tuffi sincro dalla piattaforma, oggi ha stupito tutti ed ha confermato l’ottimo lavoro fatto, diventando campionessa del mondo e regalando alla Corea del Nord il primo titolo mondiale e la seconda medaglia di sempre nello sport dei tuffi: un vero mito!
Ma le sorprese non sono finite, perché se al secondo posto si è classificata la cinese Qian, dietro di lei, con tre tuffi finali bellissimi da 81 punti l’uno, si è piazzata la malese Pandelela Rinong Pamg, soffiando il posto alla Yaije e confermando quanto visto alle Olimpiadi di Londra. Una gara veramente nera per le cinesi, che raramente perdono in una delle specialità in cui sono davvero dominatrici: è proprio il caso di dire che è stata una giornata storica!
Foto: Deepbluemedia