Nicola Marconi
Il Comitato Olimpico Internazionale, riunitosi d’urgenza dopo l’invasione ucraina da parte della Russia, ha chiesto con una nota a tutte le federazioni di tutti gli sport di cancellare, spostare o rinviare qualsiasi evento sportivo internazionale programmato in Russia nel prossimo futuro, per punire la violazione della cosiddetta “tregua olimpica”. Anche la LEN e la FINA si sono schierate a favore della decisione, con la prima che ha rinviato a data da destinarsi le partite di pallanuoto che coinvolgono squadre russe, e con la federazione internazionale che ha annullato la tappa di Kazan‘ delle FINA Diving World Series, prevista dall’8 al 10 aprile.
L’appuntamento di Kazan’ era molto importante: si sarebbe trattato infatti della prima tappa di World Series disputata in oltre due anni (l’ultima in Canada a febbraio 2020), e della prima volta di un evento multisportivo FINA diverso dai Mondiali – nelle stesse giornate anche il nuoto artistico avrebbe disputato le proprie World Series. La FINA valuterà in un secondo momento se ci sono i margini per organizzare una tappa sostitutiva, mentre restano in calendario la tappa di Montreal, Canada (dal 13 al 15 maggio) e le due tappe cinesi di Wuhan e Zhuhai, inizialmente previste a giugno ma ora rinviate per la concomitanza con i Mondiali straordinari di Budapest.
Alle World Series sono qualificati di diritto gli atleti del sincro trampolino Giovanni Tocci e Lorenzo Marsaglia, che hanno conquistato l’ultimo posto utile con la sesta piazza della finale olimpica, mentre c’è una buona probabilità che ricevano l’invito anche Chiara Pellacani ed Elena Bertocchi, alle Olimpiadi prima coppia esclusa ma con in classifica Canada e Giappone che, per motivi diversi, potrebbero essere portate a rinunciare alla partecipazione.