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Rip-It: World Series 2020, lo stato delle qualificazioni Grand Prix e… una speranza azzurra!

Pubblicato il Competitions, Diving, Gare, Grand Prix, Rip-It, Tuffi

A poche ore dall’inizio del FINA Diving Grand Prix di Singapore, che prenderà il via questa notte (venerdì mattina in Asia) e che sarà l’ultimo appuntamento per questa competizione, è il momento di dare un’occhiata alle classifiche annuali del circuito, che da qualche anno danno una possibilità di qualificazione al ricchissimo circuito delle FINA Diving World Series della stagione successiva.

In vetta a due delle quattro classifiche, infatti, ci sono altrettanti atleti italiani!

Il ranking del Grand Prix mette in palio quattro inviti, uno per ogni specialità individuale, riservato al miglior atleta in classifica sommando i tre migliori GP in stagione. Se l’atleta è già qualificato, l’invito spetta al secondo classificato ed eventualmente al terzo; se invece la nazione di appartenenza del primo classificato ha già due atleti alle World Series, è facoltà della FINA decidere se invitare il secondo classificato o meno.

A guidare la classifica del Grand Prix nel trampolino 3 metri uomini dopo otto tappe su nove c’è Lorenzo Marsaglia, forte di un’annata che lo ha visto in grande crescita: la medaglia d’argento conquistata a Rostock e quella di bronzo vinta a Bolzano, insieme alla finale di Madrid, gli valgono infatti 101 punti nel ranking FINA, tre in più del cinese Tai Xiaohu (che però non potrà prendere parte alle World Series per la Cina, che ha già qualificato Xie Siyi e Cao Yuan), quattro più del colombiano Daniel Restrepo Garcia e sette più del britannico James Heatly. Quinto un altro azzurro, Giovanni Tocci, che però è tagliato fuori dalla qualificazione.

Senza le start list a nostra disposizione è difficile avere delle certezze, ma poiché i francesi Alexis Jandard e Gwendal Bisch hanno preso parte al GP di Kuala Lumpur potrebbero essere della partita: tuttavia i punteggi ottenuti finora garantiscono che Marsaglia non possa essere raggiunto da nessuno dei due (Jandard può aggiungere al massimo 12 punti, Bisch 17, e solo se vincessero la medaglia d’oro). L’unico vero pericolo viene quindi dal malese Ooi Tze Liang, che ha vinto l’oro in casa al GP della settimana scorsa e che con un altro piazzamento sul podio potrebbe superare all’ultimo il nostro italiano.

Ecco la classifica dei primi dieci al momento:

Lorenzo Marsaglia (ITA) 101 punti (Rostock 36, Madrid 33, Bolzano 32)
Tai Xiaohu (CHN) 98 punti (Madrid 36, Bolzano 31, Kuala Lumpur 31)
Daniel Restrepo Garcia (COL) 97 punti (Calgary 34, Mission Viejo 33, Bolzano 30)
James Heatly (GBR) 94 punti (Calgary 36, Mission Viejo 35, Rostock 23)
Giovanni Tocci (ITA) 87 punti (Madrid 34, Bolzano 29, Mission Viejo 24)
Alexis Jandard (FRA) 86 punti (Rostock 33, Calgary 27, Madrid 26)
Rafael Quintero Diaz (PUR) 85 punti (Cairo 33, Mission Viejo 31, Calgary 21)
Ooi Tze Liang (MAS) 81 punti (Kuala Lumpur 38, Mission Viejo 30, Calgary 13)
Gwendal Bisch (FRA) 81 punti (Madrid 30, Kuala Lumpur 30, Rostock 21)
Lars Rudiger (GER) 80 punti (Rostock 34, Mission Viejo 24, Calgary 22)

La classifica femminile dal trampolino vede ai primi due posti le cinesi Wei Ying (111 punti, frutto delle tre vittorie a Rostock, Madrid e Bolzano) e Ma Tong (102 punti: argento a Madrid, bronzo a Bolzano e quarta a Calgary), seguita, per il momento, dall’australiana Alysha Koloi con 87 punti, in attesa che una terza atleta cinese, Huang Xiaohui, la superi a Singapore (le basterebbe partecipare e classificarsi tra le prime diciotto). Non ci saranno quindi inviti in questa specialità, anche perché l’Australia ha già due atlete in World Series (Qin e Keeney). La migliore azzurra è Chiara Pellacani, nona con 65 punti, nonostante abbia partecipato a due GP anziché tre come la gran parte delle avversarie che la precedono in classifica.

Per la piattaforma maschile, il cinese Yuan Song primeggia con 106 punti (oro a Bolzano, argento a Rostock, bronzo a Madrid), seguito da due atleti del centro America: il portoricano Rafael Quintero con 95 punti (oro a Il Cairo, quinto posto a Calgary e undicesimo a Mission Viejo) e il messicano José Diego Balleza con 88 punti (quarto a Kuala Lumpur e due volte in semifinale a Calgary e Mission Viejo). La Cina ovviamente non può ricevere ulteriori inviti, ma gli altri due atleti sì. Il miglior azzurro è Maicol Verzotto con 49 punti, e staziona poco sotto il ventesimo posto; anche lui, come la Pellacani, ha partecipato però a due soli GP.

La classifica femminile dalla piattaforma, infine, vede al primo posto un’altra azzurra: Noemi Batki ha infatti ottenuto tre finali negli altrettanti Grand Prix disputati, classificandosi seconda a Bolzano, terza a Mission Viejo e quarta a Madrid, e ottenendo 105 punti; tuttavia la nostra tuffatrice ha già ricevuto un invito diretto alle World Series grazie al suo piazzamento ai Mondiali di Gwangju. Le atlete più vicine a lei sono la tedesca Maria Kurjo (argento a Rostock, quarta a Calgary e quinta a Mission Viejo) e la canadese Celina Toth (oro a Rostock, quinta a Bolzano e sesta a Calgary), appaiate a quota 103 punti, e se non ci dovessero essere variazioni sarebbe quest’ultima a essere invitata, forte del suo miglior piazzamento a Rostock; purtroppo per lei, il Canada ha già due atlete qualificate (il massimo), e non è chiaro se la Kurjo possa ricevere l’invito al suo posto.

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