
Ai Campionati Mondiali di Singapore, nell’ultima gara del programma di tuffi, è successo l’impensabile: per la prima volta da quando la Cina partecipa ai Mondiali nessuno dei due partecipanti alla finale maschile della piattaforma è salito sul podio!
Se di solito la squadra del Dragone ha come obiettivo quello di conquistare tutte le medaglie d’oro e d’argento delle specialità, in questa edizione tornerà a casa “con la coda tra le gambe” e non solo per la disfatta di oggi.
Il favorito Zifeng Zhu ha sbagliato, se così si può scrivere perchè definire così un triplo e mezzo indietro carpiato da 61.20 non è corretto, ma il palcoscenico mondiale non perdona e quei 30 punti persi gli sono costati la medaglia d’argento se non quella d’oro.
Renjie Zhao ha commesso due imprecisioni, sul triplo e mezzo rovesciato e sul quadruplo e mezzo avanti, ma con i suoi 14 anni di età credo che lo rivedremo presto ancora più competitivo. Oggi però si deve “accontentare” del quinto posto.
“I cinesi non si battono”, “fanno gara a parte”, “sono degli alieni”… E invece…Questo podio inaspettato, ma quindi possibile, mette d’accordo tutti: un irrefrenabile Cassiel Rousseau (Australia) si prende di prepotenza questa bella medaglia d’oro. Con i suoi 534.80 punti oggi è sembrato in stato di grazia, lui che aveva iniziato il Mondiale con tuffo nullo nel Mixed Team Event! Questa serà brinderà con la sua compagna di sincro misto, Maddy Keeney: loro sono tra i fenomeni, insieme ai nostri Pellacani e Santoro, che a questi Mondiali hanno spodestato i tuffatori cinesi dal gradino più alto del podio.
Come una fenice che risorge dalle ceneri fa piacere vedere il ritorno sul podio mondiale Oleksii Sereda, già Campione d’Europa qualche mese fa in Turchia. Con la medaglia d’argento al collo il talentuoso tuffatore ucraino pare proprio essersi lasciato alle spalle i blocchi che lo attanagliavano fino all’anno passato.
Cosi come è bello vedere Randal Willars essere lì sul terzo gradino del podio: i tuffatori messicani negli ultimi anni hanno avuto molti problemi a livello federale e di conseguenza gestionale ed economico. Non ci sono soldi per loro e ognuno deve autofinanziarsi alkenamenti e trasferte come meglio riesce. C’è chi lavora part-time, chi apre una pagina Onlyfans e c’è chi, come lui, è riuscito a trovare una mecenate che gli ha dato fiducia e lo finanzia: a lei viene da dire che ci ha visto lungo!
Cosi si conclude un Campionato Mondiale che per tanti motivi resterà nella storia: per molti sarà per questo podio, ma per l’Italtuffi per il record di successi con cui i nostri atleti ed i nostri tecnici torneranno a casa.
