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NewSplash: Roseline Filion, Olimpiadi a rischio.

Pubblicato il Atleti, Diving, NewSplash, Tuffi

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Nei recenti Campionati Nazionali canadesi, disputati a Saskatoon a metà dicembre, uno spiacevole incidente ha messo fuori gioco una tra le piattaformiste più forti non solo del Canada, ma del mondo: Roseline Filion –  la medaglia di bronzo nel sincro da 10 metri alle Olimpiadi di Londra 2012 è solo una delle tante vinte in carriera – stava svolgendo la sua solita routine di salti mortali a terra, quando un atterraggio maldestro l’ha fatta cadere con tutto il peso corporeo sul tallone, fratturandolo.

Un infortunio fastidioso perché non se ne conoscono con precisione i tempi di guarigione.

“Dopo 20 anni di carriera questo è il mio primo incidente grave” – ha detto la Filion – ” quando è successo sono andata nel pallone, ho pensato che la mia stagione fosse finita, di aver buttato tutto il lavoro fatto… Ero nel panico più totale, vedevo tutto nero”.

Ora le cose sembrano andare meglio: il gesso è stato sostituito dal un tutore protettivo, e gli esami dicono che la frattura sta guarendo bene; comunque la tuffatrice canadese non ha mai smesso di allenare il suo corpo – senza mai usare la gamba – già dal giorno dopo l’incidente e ha seguito la squadra anche durante il ritiro a Cuba.

Alla Coppa del Mondo di febbraio lei ci sarà, ma solo come spettatrice: verrà infatti sostituita da Celina Toth che dovrà qualificarsi come minimo nelle prime 20 atlete per assicurare al Canada il pass olimpico.

A differenza che in Italia, dove a conquistare il pass è l’atleta e non la nazione, in Canada i partecipanti all’Olimpiade di Rio verranno selezionati a giugno durante gli “Olympic trials”.

“Insieme a Meaghan Benfeito ho conquistato la medaglia d’argento ai Mondiali di Kazan nei tuffi sincronizzati dalla piattaforma e questo risultato ci ha già dato un pass per la finale olimpica. Ora dovrò aspettare, continuare a curarmi per arrivare ai trials e conquistarmi un posto alle Olimpiadi”.

Il direttore tecnico del Canada, Mitch Geller ha affrontato l’infortunio di una delle sue atlete di punta con filosofia:”Qui in Canada ormai siamo abituati agli incidenti pre-olimpici: il nostro Alex (Depatie) ci ha fatto soffrire prima di Pechino 2008, rompendosi un piede 4 mesi prima delle Olimpiadi, e anche prima di Londra 2012, lacerandosi la fronte dopo un tuffo finito male”.

“Magari questo incidente darà a Roseline quello che le manca: il suo punto debole sono le entrate in acqua che a differenza delle cinesi, tendono a fare molti spruzzi. Non potendo usare il piede per spingere, il suo coach Arturo Miranda (nominato coach dell’anno 2015) le farà fare moltissime “cadute”, fino allo sfinimento, finché la sua tecnica di ingresso in acqua non sarà perfetta. Sarà questo che la porterà al successo a Rio?”

Fonte: Winnipeg Press

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