Classe 1994, non si era visto molto in giro prima di quest’anno. Al Grand Prix di Rostock aveva suscitato lo stupore e l’ammirazione del campione olimpico Matthew Mitcham e oggi ha infranto tutti i record (non) esistenti nel mondo dei tuffi.
Nello sport dei tuffi, visto il giudizio soggettivo, non è mai esistito un qualcosa come “il record del mondo”, almeno non in maniera ufficiale; comunque sia da oggi tutti sapranno chi è l’uomo, anzi il ragazzo che detiene questo record e anche il record di punti ottenuti con un singolo tuffo.
Yang Jian, è il caso di dirlo, dalla Cina con furore, ad appena 20 anni ha vinto la terza tappa delle World Series 2014 con 616.50 punti, chiudendo la sua gara con un quadruplo e mezzo avanti CARPIATO da 123 punti netti (10-10-9.5-10-10-10-9.5). Dietro di lui il connazionale Chen Aisen, 553.25 punti, e l’ucraino Oleksandr Bondar con 549.55. Il campione olimpico in carica, lo statunitense David Boudia, si è dovuto accontentare delle briciole: suo il quarto posto con 532.55 punti; idem per Tom Daley, quinto a quota 525.45. Punteggi di tutto rispetto ma se si vuole puntare all’oro di Rio dovranno alzare ulteriormente il livello dei loro tuffi… Loro, come tutti gli altri del resto: oggi a Londra la storia dei tuffi ha fatto un altro passo avanti e se non si vuole restare indietro bisognerà iniziare a correre.
Molto bella anche la finale femminile, dove una insolitamente non perfetta Chen Ruolin (CHN) ha dovuto difendersi dagli assalti di un’agguerritissima Megan Benfeito (CAN), rimastale dietro per soli 6 punti. Una conferma arriva anche dalla Malasia: PandelelaPamg Rinong, oggi medaglia di bronzo, si è rivelata l’outsider da tenere d’occhio, non solo una meteora “olimpica”.
Un pensiero va ai tuffi italiani: se non vogliamo diventare solo spettatori tutto il movimento deve cambiare, partendo dagli atleti fino ad arrivare al settore formazione tecnica.