Stranamente sono state di nuovo le ragazze che oggi hanno dato inizio al secondo giorno di gare della Coppa Londra.
Una seconda giornata veramente importante visto che in ballo ci sono ben tre qualificazioni per la Coppa del Mondo: l’ultimo posto dai tre metri femminile, che vede in vantaggio la Dallapè sulla Marconi, due posti dalla piattaforma maschile, con Dell’Uomo quasi sicuro e Verzotto in ballottaggio con Chiarabini, ed infine l’unico posto per i tre metri sincro maschili, con la coppia Benedetti/Rinaldi praticamente pari ai fratelli Marconi.
L’eliminatoria femminile non è stata proprio delle migliori: hanno sbagliato un pó tutte, chi più chi meno, tanto che è stato difficile pronosticare le prime dodici posizioni. Una gara da dimenticare che conferma l’idea nata a Torino durante gli assoluti: in campo femminile l’Italia puó fare di più, perchè dopo la Cagnotto, la Marconi, la Dallapè e la Bertocchi c’è proprio il deserto dei tartari!
Ecco le atlete qualificate per la finale : Tania Cagnotto, 326 punti, Maria Marconi, 275 punti, Francesca Dallapè, punti, Annapaola Tocchio, 217 punti, Elena Bertocchi, 209 punti, e Beatrice Atzei, 208 punti.
Ed ecco le semifinaliste: Laura Bilotta, 205 punti, Michelle Turco, 185 punti, Tunde Mosena, 179 punti, Francesca Zagaglini, 153 punti, Paola Flaminio, 152 punti, e Sara Borghi, 151 punti.
Una mera routine la gara maschile dalla piattaforma: essendo solo nove i partecipanti erano tutti già qualificati, restava da stabilire solo chi avrebbe fatto la semifinale.
Ecco la classifica dei primi sei : Francesco Dell’Uomo, 374 punti, Andrea Chiarabini, 335 punti, Gabrio Mauri, 333 punti, Maicol Scuttari, 314 punti, Maicol Verzotto, 311 punti, e a sorpresa Vladimir Barbu, 297 punti, uno dei più giovani partecipanti di questa manifestazione.
Ad affrontarsi in semifinale saranno : Gabriele Auber, 273 punti, David Schmid, 230 punti, e Niccoló Rosati, 178 punti.
Penso proprio che da 3 metri al femminile,se non si raggiunge i 60 punti a tuffo,non ci sia dialogo internazionale.Dipende dai coefficienti e dalla preparazione dei tuffi.Comunque brave le prime 3 atlete.
Il problema è proprio questo: dopo la generazione Cagnotto/Dallapè/Marconi, chi ci sarà?